COSA FACCIAMO
Una giornata
a Casa Nazareth
Ogni Casa Nazareth si presenta al bambinoĀ come un ambiente attrezzato, curato, colorato, dove si vive in un clima di famigliaĀ accogliente, dove si respira amore, rispetto, tenerezza e voglia di vivere.

Lāangolo Speciale:
E’ uno spazio speciale, creato per dare una particolare attenzione al bambino e per offrire momenti di dialogo, confidenza, creativitĆ ā¦.
āPromuovere il dialogo per accompagnare la persona nel suo cammino di scoperta di sĆ©ā (Beato L.Caburlotto)

Studio:
E’ importante aiutare il bambino a vivere il momento dei compiti non come unāimposizione, ma come unāopportunitĆ per crescere e su cui costruire una risorsa e un investimento per il suo futuro.
āOgni persona per limitata che possa sembrare, ha delle buone doti, valorizzandole potrĆ fare molto beneā (Beato L.Caburlotto)

Accoglienza:
Prima tappa importante, lāeducatrice e i volontari accolgono il bambino con un saluto personalizzato che lo fa entrare in un clima di calore e di famiglia.
āEducare insieme, arte paziente per un futuro di speranzaā
(Beato L.Caburlotto)

Merenda:
E’ il momento della festa, del mangiare insieme e della condivisione non solo del cibo ma anche delle esperienzeā¦.
āLāeducatore si impegna a pensare non solo alla cura del corpo ma anche dellāanimaā (Beato L.Caburlotto)

Consiglio di Famiglia:
Momento fondamentale dove nulla ĆØ lasciato al caso, serve a rivivere i momenti più importanti della giornata per farne memoria. Tutto ciò aiuta il bambino a non disperdere e a interiorizzare ciò che ha vissuto durante il pomeriggio e ad ascoltare i suggerimenti e i consigli dellāeducatrice e dei volontariā¦.
āRivestire di amorevolezza il rapporto educativo, suscitando quella fiducia che rende lāeducando attivo nel proprio processo di formazioneā (Beato L.Caburlotto)

Giochi:
La giornata dei bambini termina con i giochi di gruppo proposti e scelti durante il Consiglio di famiglia. Eā questa unāaltra occasione per loro di scoprire la bellezza del lavoro di squadra, esercitandosi nella lealtĆ e nel rispetto.
āDolcezza, discrezione, perseveranza, ecco le armi di un educatoreā (Beato L.Caburlotto)
